Posts contrassegnato dai tag ‘pippe amletiche’

Biru, Topo, Topetto, Cicci, Pippi, Dado, Orsetto, Pucci, Coccolo, Cioccolatino… ma che cazzo, dai! vorrei strozzarla, quella che ha inventato i nomignoli. Perchè si tratta certamente di una donna. Il suo obiettivo era screditare la nostra virilità di fronte agl'altri maschi.

Dopo, è stato un tracollo. Quando un uomo è in compagnia di altri maschi e riceve la telefonata di una donna che gli piace, o della morosa, il suo timbro di voce passa a livello checca in 3 nanosecondi, come un armadio fosse in bilico sul suo pisello

Prima:" EEEEEH, BOIA CHE GNOCCA! … VA QUELLA LA', OH! VA CHE PERE! … OH, SAI CHE UN MIO AMICO IN BRASILE M'HA MANDATO UNA FOTO DI UN FIGONE CHE CIA…"

Driiiiiiin

Dopo:"Uh, ciao amorino, si… dimmi… no davvero hai comprato i leggins verde acido? ma no, che dici… non mi disturbi affatto… hai fatto bene a chiamarmi. Anzi, stavo proprio pensando a te… si, certo che dopo ci risentiamo così mi racconti che hai comprato da Sephora… Daaaaai. Si lo smalto nuovo. Va bene, tesoro a dopo…. si bacio bacio… si ti amo… si… si tanto… ma tanto tanto… si… NO, NON TI VOGLIO SMOLLARE… no, che vai a pensare. NO NON MI ROMPI! TE L'HO DETTO! … NO!… amore no… si, puoi chiamarmi PUCCI. Ti amo… D'OOOOOH!".

Ecco, immaginate la faccia degli amici dopo aver sentito il nomignolo. Da quel momento, lui non ha più il pisello e diventa come quello che a calcetto, veniva scelto per ultimo.

Insomma, è una questione di dignità. Nel senso che finisce nello scarico del cesso.

Quando la ex di mio cugino lo chiamò PIPPI davanti a tutti, la scena fu la seguente: mio zio gli diede della checca, mio padre lo minacciò (e lo fece) di chiamarlo Pippi fino alla sua morte, io presi il cellulare e iniziai a correggere i suoi contatti in PIPPI CELL, PIPPI CASA, PIPPI UFFICIO.

Da quel momento, lui è: G.B.C, 45 anni, avvocato con studio proprio, Motociclista, Guardaroba rispettabilissimo, PIPPI.

Cazzo, ma PIPPI? a voi come suona?

Per favore, basta nomiglioli. Capisco che l'obiettivo delle morose sia quello di far cadere la libido delle altre pretendenti, ma il primo effetto è quello di accorciare il pisello del malcapitato.

Insomma, per noi uomini, il pisello è uno status symbol.

La morale: il fatto che una donna ve la presti, non significa che dobbiate regalarglielo.

Collaborate.

Charlie

Non si può essere fighi tutta vita e del coglione me lo sono dato anche io.

Se ci penso oggi, si, credo proprio che mi sarei dato del coglione. Pazienza. Sbagliando s'impara.

La sequela di figure di legno è più lunga di quello che si potrebbe immaginare. Anzitutto, non opponevo la minima resistenza nel mettere la roba che mi comprava mia mamma. Non è che avesse gusti orrendi, ma vestirmi regolarmente da primo della classe, col maglioncino scollato a V e la riga da una parte, mi faceva sentire un deficiente. Ne ricordo uno celeste col girocollo rosa e bianco (pantaloni intonati). Ero vestito come un Blue Margarita.

 

Meno male che non mi sono opposto, o sarei certamente uscito vestito da batman o da mago galbusera (il giallo-noia m'ha sempre fatto cagare, ma mi piaceva la pettinatura).

Una cosa che invece, proprio non riuscivo a sopportare di me, era la mancanza di coraggio con le ragazzine. Se non prendevano loro l'iniziativa in modo "diretto" (saltandomi addosso), facevo la figa di legno. Lo avreste mai detto? Data l'età e i tempi, capitava che poi loro non prendessero l'iniziativa e andassero con uno più grande. Io rimanevo con la tristezza nelle mutande e una lettera (sempre dal piano di sotto) che dice "scusa, stronzo, ma io allora che cazzo ci sto a fare qui? io me ne vado eh! finocchio!!!"

Non ho idea di quante ne ho lasciate scappare per la paura di prendermi un no. Che un no, è peso, porca vacca. Nel mio cervello in fase di costruzione, non era contemplato il fallimento. Non potevo assolutamente beccarmi un no! Col tempo ho capito che, peggio di un no, c'è il "charlie è proprio una figa di legno".

Verissimo. M'è capitato più di una volta che, dopo aver fatto la figura della figa di legno, fossero loro a creare le situazioni per baciarmi. Che poi ci fosse un prosieguo, è tutto un dire. Era classico imboscarsi alla festa del sabato sera con una che t'era stata lanciata fra le braccia dalle sue amiche, e non cagarsi più l'indomani, perchè quella aveva uno pseudo moroso.

Anche allora i rapporti erano difficili e io non ero in grado di tollerare una condivisione. Tutto ciò, mi faceva sentire decisamente una troia. "Cioè mi baci e poi non pianifichi il nostro matrimonio? ma che cazzo sei, scema? io poi non ero nemmeno convinto di baciarti. Ci sono stato perchè se no stava male. E poi il mio amico s'era imboscato pure lui. Mica potevo essere da meno."

Più o meno, il ragionamento era questo. Altro ragionamento stronzo era quello di puntare alla "madonna pentita". Si, avevo la sindrome del crocerossino. Mi piacevano quelle sì, carine, ma che erano tanto profonde e si struggevano di dolore perchè gli mancava qualcosa, senza sapere cosa… Poi l'ho capito cos'è che gli mancava. Bastava tirarlo fuori.

Non sapendo di cosa avessero bisogno, parlavo parlavo parlavo. E loro pure. Non avete idea della menata assurda. Ovviamente, non si batteva chiodo manco a morire.

Fra l'altro, io ero molto educato e cortese. Mai mi sarei permesso di dargli una pastrugnata alla gnagna impunemente (ok, qualche volta a scuola, ho ceduto) senza permesso.

In questi casi, la mia autostima calava a livello "cesso".

Sarebbe stato sufficiente realizzare che non tutte le ragazze del mondo era obbligate per natura a starci e avrei certamente segnato più tacche sul tabellone. Probabilmente avrei anche ricevuto più sberle, ma fa niente.

Il paradosso è che "solo solo" non lo sono mai stato, quindi non avrei mai rischiato la figura dello sfigato che nessuna caga.

Ballare. Tasto dolentissimo. Mi vergognavo. Quando mi hanno convinto, non ero convinto e mi muovevo come uno in fila al cesso.

La musica poi era un dramma. Tutte le ragazzine ascoltavano musica. A me non è mai fregato un cazzo. Avrei aderito a qualsiasi genere pur di compiacere la tizia che mi piaceva. Anche allora avevo la faccia come il culo. Infatti, a 12 anni, m'è toccato andare al concerto di Marco Masini per far contenta quella che poi diventò "il mio primo bacio". Ne valse la pena, lo ammetto, ma il concerto fu una vera merda. Tipo una messa di 3 ore. Roba che i miei maroni, sono risaliti dalle mutante e si son lanciati giù, suicidandosi. Lo raccontai ai miei amici e dissero che avevo fatto bene e che avevo "tenuto alta la bandiera". Ora mi direbbero del "morto di figa". Avrebbero anche ragione.

Per fortuna, tutte ste paturnie del piffero son passate. Dovevo dirvelo.

Cazzo, mi sento più leggero. Stasera si tromba.

La morale: se la mamma ti veste da blue margarita, sappi che è solo l'inizio. 

Charlie

 

Dato che un sacco di miei contatti su Facebook non vedevano l'ora di piazzarsi davanti alla tv per godersi il matrimonio del momento e a me non poteva fregar di meno, mi son dato dell'insensibile e ho ragionato sulla cosa.

A parte che non ho ricevuto un invito nemmeno l'addio al celibato (la parte certamente più interessante) e già questo basta per indispettirmi, mi son chiesto come passassero il loro tempo sti 2 che paiono sposarsi già da 4 anni. Porca vacca, l'han menata tanto che ora si son sposati per davvero.

Ok, han fatto un contrattino per cui, in caso di divorzio, lei becca un calcio in culo e gli alimenti finchè morte non li separi. Bello l'amore: "ok, ti amo e ti voglio sposare ma se fai la stronza ti ributto nella fogna dove t'ho raccolto e vaffanculo". Alla faccia del sacro vincolo del matrimonio.

Beh, dato che questa è una telenovela, non ho il minimo dubbio che presto o tardi entreranno in crisi come i genitori di lui. Lei farà come Diana che a causa delle scappatelle del marito con una tardona camionista sdentata e maleodorante, si sceglierà un nuovo riccastro e lascerà l'inglesino con la chierica (orrenda… ma rasati i capelli, pirla!).

Ovviamente, il nuovo riccastro la tromberà come merita e lei parlerà d'amore e di come si trovava male a B.Palace.

Io spero che il fratellino Harry faccia il colpaccio e la trombi lui,ma non ci punterei un euro. Speravo anche che alla festa si ubriacasse come un pirata e facesse qualche numero mirabolante, ma non è abbastanza cretino per farlo. Nel caso, gli avrei dato il mio 8xmille che gli avrebbe permesso una fornitura a vita di cartine per i cannoni.

Io poi, st'amore per sti sposini non lo capisco mica tanto: son terribilmente noiosi. Mai che vengano beccati a fare gli zozzoni in auto. Mai una incazzatura. Niente. Io ho il sospetto che non trombino mica tanto.

Bah… io non ho ancora visto il vestito della sposa.

Comunque, William, lasciatelo dire: Alberto di Monaco c'ha na marcia in più. Ha trombato le meglio passerone fino a oltre 50 anni. Te sei proprio un inglese pirla.

La morale: finchè pisello altrui non ci separi

Charlie

 

In quest'ultima settimana, col cacchio che mi son fatto la mia degenza da bravo malato. Son salito al piano di sopra, per sistemare tutte le pseudo cacate dei miei. In camera da letto, abbiamo piazzato una nuova tv. Per far spazio, mi padre ha spostato la sua piccola biblioteca personale.

Ovviamente, non ha mai letto una ceppa dei libri che ha preso. Li ha comprati solo perchè gli ispirava la copertina e perchè, come si dice dalle mie parti, "a star sotto ad una viola, anche un asino diventa maestro di musica". Certo…

Mi ha confessato di averci messo un quarto d'ora per leggere il cognome Kirkegaard. Quando è passato al titolo (Il concetto dell'angoscia), era già abbastanza angosciato e l'ha messo, prudentemente, lì.

Il gli ho fatto notare che la sua è una biblioteca da malato di mente, ma lui dice che "oh, sono lì… prima o poi li leggerò! fanno comunque biblioteca!!".

Vediamola… sta BIBLIOTECA.

J.Guitton – Il mio secolo, la mia vita

Zecchi – Estasi

De Bono – Pensiero Laterale

Freud – Aforismi e pensieri

Confucio – La via dell'uomo

Seneca – La vera gioia

D. Fo – Panorama

Greissing – Il metodo per eliminare subito il dolore

Jervis – La conquista dell'identità

Topolino – ristampa num°1

Braschi – M'è preso un'accipicchia

Rossi – Era meglio morire da piccoli ?

Spataro – Per conoscere l'islam

Gogol – Il cappotto e il naso

Parlare inglese come Toro seduto

Freud – Storia del movimento psicolanalitico

Fides et ratio

Romano – Lettera a un amico ebreo

Storia facile dell'economia italiana (Il sole 24ore)

Zoli – La vita senza depressione

Centini – Breve storia della sindone

Kierkegaard – Il concetto dell'angoscia

Barbolini – Ho scritto t'amo sul telefonino

Cioè, in pratica son dei soprammobili. Sul fatto che NON li leggerà, non ho dubbi. La lettura più impegnativa che ha fatto in vita sua, è Tex Willer… e spesso, manco lo finiva.

Quasi quasi gli frego "breve storia della Sindone". Chissà come va a finire…

Se vedete una "biblioteca" del genere a casa di qualcuno, è molto probabile che quei libri siano perfettamente integri ed abbiano lo stesso valore di quelli che vedete sui mobili dell'ikea.

La morale: Tex… perchè sei morto?

Charlie

ps. a tutti coloro che si preoccupano per il mio stato di salute, rispondo che sto un cesso. St'influenza mi sta corrodendo le budella.

 

Se uno ficcasse il naso nel mio armadio, vedesse le tracolle che ogni tanto mi porto dietro e, soprattutto, andasse nel mio cesso, potrebbe davvero pensare che io stia solo facendo finta di essere etero e che strombazzo solamente per non dare adito a dubbi.
Beh, non è così. Mi piacciono le donne. Pure troppo. Non posso proprio far finta che non sia così. Nonostante questo, temo che la cura per quella bella fica che vedo ogni mattina allo specchio (IO), inizi a rasentare l'eccesso.
Chiarisco subito che non mi depilo e da un sondaggio fra le mie ex, il mio italico villo straccia il pelato per 25 a 1. Praticamente, vinco per acclamazione e quindi non mi toso. Al massimo, una spuntatina qua, là e soprattutto lallallà (oh!), per dare un effetto trasandato-ordinato che c'ha il suo perchè.
Il problema si pone guardando il mio armadietto del lavandino e l'armadietto a fianco che è imballato di roba per la cura della bella fica (sempre io).
Nell'ordine, in più quantità e diverse marche, abbiamo:
– Bagnoschiuma alle innumerevoli fragranze bella fica (mi si addice)
– Shampoo spacciato come professionale (preso alla coop)
– Balsamo spacciato sempre come professionale (sempre alla coop… era in offerta)
– Schiuma da barba
– Sapone da barba
– Rasoio elettrico
– Dopobarba in molteplici fragranze
– Crema per il viso
– Gel detergente per il viso che costa un miliardo
– Crema per il corpo al gusto di bella fica (per coerenza)
– Gel per gli addominali che costa 2 miliardi (ma era in regalo e non conta una madonna)
– Crema invernale per le mani da fica (di chi saranno?)
– Latte abbronzante
– Crema doposole
– Dentifricio
– Colluttorio
– Filo interdentale
– Amuchina gel

A completare il marasma, oggetti femminili di dubbia provenienza in attesa di giudizio: lozione struccante biotherm e l'oreal(nuovi), deodorante, spazzolini, olio per il corpo, dischetti struccanti e latte detergente, fondotinta, assorbenti, salviette struccanti, bagnoschiuma hipnotic poison e alla gianduia. Cazzo me ne farò, non lo so, però li lascio lì. Non si sa mai. Potrebbero essere utili. Mio padre dice che quando una viene da me, non ha bisogno di portarsi il beauty-case.
Non so se l'abbia detto pensando alla quantità di boiate che compro con una velocità di approvvigionamento doppia rispetto ai miei consumi, oppure alle robe da donna che fanno più che capolino nel mio cesso.

Non so che fare. Più vado avanti, peggio è.

La morale: la specchiera di una bella fica non sarà mai abbastanza grande.

Bella fica,
Charlie

Ps. Stamattina sono stato anche acclamato come il più abbronzato dell'azienda. Mi son sentito davvero un truzzo di merda, perchè mi sa che ho preso troppo sole.

Dunque, non so dove andrà a parare sto post, però lo scrivo. Così posso tenermi in mente le cose.
Io non odio nessuno. Non ho rancori verso nessuno. Se uno ha fatto la testa di cazzo con me, o è stato falso come Giuda, o ha detto una cosa per un'altra, può mettersi la coscienza in pace (casomai non l'avesse) perché me le metto tranquillamente via, le cose negative.
E' andata male? E vabbè, pazienza. Mica devo farmi il fegato marcio per rappresaglia! Ma baaasta con sti rancori e dire che il mondo è pieno di stronzi/e. Basta. Un po' di positività! È anche tornato il sole!
Sull'odio so questo: la metà delle persone che odi, non lo sa. All'altra metà, semplicemente non interessa.
Cazzo, magari qualcuno mi odia e non lo so. Oddio, si, forse qualcuno mi odia, ma non mi interessa. Anzi, gli farei pure un gran bel sorriso.
Perché? Perché sono prevedibili, facili da provocare, dipendenti dalle tue mosse e sempre nei loro pensieri, indipendentemente da quel che fanno. Perquesto, "dei nemici ti puoi fidare".
Non basta dire "ignoriamoli". Basta sorridere. Magari poi gli passa, e sorridono anche loro.
Anzi, sapete che faccio io. Mi compro un bel fiore nuovo per il mio maggiolone. Voglio il fiore più frocio che c'è.
E voi che mi odiate, sappiate che io non vi conosco… e non è che mi interessi.

La morale: è peggio l'ignoranza o il menefreghismo? Non lo so e non mi interessa.

Passate un fine settimana all'insegna del fegato felice,
Charlie

ps. SE VOLTE INSULTARE QUALCUNO, NON FATELO DIRETTAMENTE. SCRIVETE IL VOSTRO INSULTO QUI. SARA' TERAPEUTICO. FIDATEVI DI ME.

I Manager. Si lo so. Li sentite nominare ma non sapreste distinguerli. Area Manager, Export Manager, Brench Manager, IT Manager, Marketing Manager, Product Manager, Project Manager, Corporate Sourcing Manager, Key account executive Manager, Store Manager, Purchasing Manager, e Manager di sti cazzi. Finisco domani mattina, se voglio.
Si insomma, non è semplice da spiegare.
Io stesso che faccio l'Area Manager devo sempre spiegare cosa faccio e la reazione è la solita: prima la faccia di uno che per la prima volta vede una scolopendra, poi allarga le braccia e dice "aaaaaah, ma che cazzo il venditore! e che cavolo ci voleva!?"
Insomma, la spiegazione è così complicata che pure io mi metto il dubbio su che mestiere faccio veramente. In pratica, faccio il ruffianaccio per vendere delle macchine, vestito come un fighetto-finocchio, e DEVO essere "il più" altrimenti mi viene una crisi di mestruo manco una checca, faccio il piacione con tutti quelli che mi posso servire per riuscirci, stringo una media di 45 mani per giornata di fiera, bacio con dignità un quantitativo di culi adeguato all'abbisogna, parlo di dati e numeri con il tono di uno che si da un tono, parlo di figa di macchine e di politica (ma più di figa, che son più ferrato), parlo della crisi che "sta passando ma pianopianopiano", ascolto gli altri manager parlare di figa e di viagra, scrivo con lo stile di un receptionist all'hotel più fico di Parigi, distribuisco il mio biglietto da visita estratto dal mio portabiglietti in alluminio, e naturalmente PRENDO LO STIPENDIO.
La puttana è nella stessa situazione. Salvo non sia una di strada, non dice esattamente quello che fa in modo diretto. Dice intrattenitrice, dice accompagnatrice, dice direttrice marketing omettendo il fatto che stia li perché s'è scopata il proprietario (ogni riferimento NON è puramente casuale, ma sto parlando di quella aspirapeni della mia ex capa), ma puttana proprio no, non lo dice. Però lei, a differenza di un classico manager, lo sa che lavoro fa! Prende anche lo stipendio… ed è molto più alto del mio. Pazienza, se lo merita pure. Dovessi io spompinare la proprietà per guadagnare dei soldi, pretenderei un po' di più di quel che prendo.
Si insomma, i manager e le troie si distinguono per le cazzate che dicono ma sanno entrambi che sono degli ipocriti, e gli va bene così perché poi alla fine si sentono fighi e furbi, specie quando indossano (o tolgono) i loro abiti costosi.

Ecco, adesso quando qualcuno vi dirà che fa il manager, immaginatelo in reggicalze mentre vi convince che spendere 300 euro per scoparlo/a sia una cosa irripetibile.

La morale: io manager fa amore lungo lungo

Area Manager – Zoccola
Charlie

 

Purtroppo siamo alla presa con delle fisime. Non c’è verso. Ieri vado a far la spesa con mio padre, dato che entrambi necessitavamo di scorte. Per lui, il viaggio è stato un piacere dato che avrebbe, finalmente, ripristinato l’ammanco della sua carta igienca preferita.

Diversamente dal mio procreatore, io sono molto più sbrigativo su qualcosa che non mi modifica l’esistenza e sulla quale mi infastidisce pure filosofeggiare: "scusi mi servirebbe della carta igienica"… "guardi abbiamo della SFUFF, della PAFFETE, della BUPBUP e della CAGA&GODI, questa poi è fantastica! Pensi che ne abbiamo…" e io "senta quella per pulirsi il culo,ce l’ha? Ecco grazie…".

Mi padre invece no. Si sente mortificato quando non gli danno la sua CAGA&GODI, che ovviamente costa un casino. Si innervosisce, anche perché lui al cesso ci passa un sacco di tempo, nonostante dica il contrario.

Papàcoidoloritipoparto: "Charlie io vado 5 minuti in bagno!".

Charlie: "Ok Papà, io vado al cinema! a domani".

Per fortuna, ora che c’ho il mio spazio, ho il mio cesso e non devo più inveire contro il partoriente che manco con 2 ostetriche e un ginecologo farebbe prima.

Non servivano nemmeno i miei incoraggiamenti fuori dal bagno: "DAI PAPA’, SPINGI! DAI,SU CON QUEL CULO! NE VOGLIO UNO PER ME… UNO PER LA MAMMA… UNO PER IL CORPO DEI MARINES !!!".

Niente oh, nemmeno galvanizzandolo si dava una mossa.

La situazione, poi, peggiora di granlunga se rimane senza CAGA&GODI. Si lamenta pure un casino! Pure al lavoro da lui,se la porta!

Diventa anche un po’ scurrile: "Si ma cazzo questa è dura, come cazzo è possibile prendere della carta così da stronzi! Ma porca troia o ma se uno deve cagare!? Ma io non lo so…".

Avevo detto un po’… non tanto dai!

Comunque sia, in tutte le storie c’è il lieto fine. Da ieri sera è tutto felice perché s’è comprato 2 pacconi della sua CAGA&GODI. Potenziale di copertura: 400 creazioni, stronzo più, stronzo meno.

La morale: toglietemi tutto ma non la mia CAGA&GODI.

Grazie della vostra attenzione,

Charlie

Stamattina mi sono alzato ripensando ad alcuni consigli che predico regolarmente: mai fare il piagnucolone, mai essere negativi, mai mentire a se stessi. Questo non significa fregarsene o essere insensibili alle situazioni negative. Significa affrontarle nel modo giusto e prendere delle decisioni senza rimandare troppo,quando hai già deciso.

Provate a ripensare alla vostra infanzia, quando facevate un disegno. Pur di non buttarlo, si cercava sempre di correggerlo. Spesso ci si riusciva, ma molto più probabile era ottenere una boiata inguardabile.

A nessuno veniva la voglia di buttare via quello che era già stato fatto, per questioni che andavano dalla pigrizia al non accettare di aver fatto una castroneria priva di valore.

Tuttavia, facevamo male. Avremmo dovuto accettare di aver preso la strada sbagliata o di averla percosa male e avremmo dovuto prendere un foglio nuovo. Ricomiciare da capo. Via il vecchio. E’ venuto male? Non ci hai creduto abbastanza, non ci hai messo quello che dovevi metterci, non sei stato fortunato e tutto hai fatto meno che ammettere con te stesso di aver sbagliato.

Attenzione: ammettere di aver sbagliato non vuol dire colpevolizzarsi a morte. Significa prendere coscienza del proprio errore e null’altro.

Come ci si corregge? Si prende un nuovo foglio e lo si tratta come una nuova opportunità.

Pazienza se hai sbagliato nei disegni precedenti. Non perderci più tempo. Fai un nuovo disegno… verrà sicuramente meglio del precedente.

Cercate la vostra nuova opportunità…

La morale: meglio un foglio bianco di un foglio corretto.

Ringraziando tutti,ma proprio tutti per le belle parole dei post precedenti,

Charlie