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Competizione. Bel casino. Se vieni su con un padre che era sempre fra i primi nelle gare, mica ti puoi aspettare che non ti rompa le palle perchè tu faccia lo stesso. Mio padre è così. Quando era giovane era davvero bravo in moltissimi sport: podismo, velocità, giavellotto, tennis, nuoto, ciclismo, wind surf, vela, bowling, biliardo… persino il ping pong. Porca puttana, il ping pong! Ha vinto un sacco di gare e tornei. Ricordo soprattutto quelli di tennis. Ero orgogliosissimo quando ero piccolo e vedevo il mio papà che vinceva e portava a casa la coppa più grande!
Poi, negli altri sport magari non era travolgente, ma rimaneva decisamente sopra la media e delle figure da cioccolataio del zimbawe non ne ha mai fatte.
E io? avevo 2 strade: diventare bravo come lui o drogarmi. Tentato dalla seconda, ho scelto la prima.
No perchè morire giovane mi sa un po' da pirla. Credo che Hugh Hefner sia molto più furbo di Jim Morrison.
Quindi, sotto con lo sport. Il dna non mi è stato ostile, anzi, mi ha favorito parecchio.
Risultati analoghi, ma in sport pressochè differenti: 100-200 metri piani (conservo l'imbattibilità, ma non ci riprovo ora, sennò la perdo), salto in lungo (campione provinciale, oh! mica cazzi!), salto in alto, podismo, pallavolo (ari-campioni provinciali) e beach volley, calcio a 5, nuoto (delfino al primo corso!).
In effetti, lo facevo anche perchè credevo che questo mi rendesse decisamente più fico nei confronti delle ragazzine. Forse era anche vero, ma si rimorchiavano solo sportive e non sempre erano delle gran gnocche. Anzi, a quell'età, quasi mai. Quelle più gnocche andavano con quelli più grandi, che si drogavano e avevano la panza. Che fregatura.
Vabbè, ma torniamo allo sport.
Io e mio padre ci siamo sfidati ripetutamente. Quando era uno dei suoi, vinceva lui. Quando era uno dei miei, lo segavo regolarmente.
Da quest'anno, abbiamo invertito la tendenza. Il tennis mi ha colto al 100%. C'ho preso gusto e il dna ha fatto capolino.
Non avendo mai avuto la minima possibilità di batterlo, quest'anno, nel giro di un mesetto, ero già più forte di lui. Forse non è più quello di 20 anni fa. Oddio, corre solo un po' più piano, per il resto, forse è pure più forte.
Fatto sta, che quando gli va bene, pareggiamo il conto dei set. Quando gli va male (spesso), perde di brutto.
Ieri ha perso ben 4 set a 0. Dopo aver lanciato la racchetta quelle 12 volte, ha pure cercato di romperla, invano, per fortuna.
Vedete, il casino della troppa competitività è che se ti va male, sei uno sfigato. Pure io mi incazzo quando gioco da cesso e perdo male. Più che altro, mi fa incazzare giocare male. Potrei anche perdere di brutto, ma se l'avversario è più forte, me ne faccio una ragione e do la colpa della sconfitta alla madre di lui. Quella zoccola. Tutta colpa sua.
Si, insomma, non è sano giocare così. Forse era meglio dedicarsi a sport più fisici, tipo la boxe. Il calcio lo è ma giocavo sempre contro dei fighetti che si buttavano a terra e non apprezzavano il gioco da maschione. No, meglio di no. Poi dicono che son cattivo. Non è manco vero. Mai fatto mezzo livido all'avversario.
Continuiamo col tennis. Mi sto divertendo. Alle brutte, mi tiro la racchetta sulla tibia (fa molto male).
Voi da casa, non fatelo. Andate in palestra. Nessuna competizione e risultati assicurati.
La morale: era meglio drogarsi da piccoli. Le ragazze ti avrebbero certamente considerato di più.
Charlieeglio drogarsi da piccoli. Le ragazze ti avrebbero certamente considerato di più.Voi da casa, non fatelo. Andate in palestra. Nessuna competizione e risultati assicurati.Continuiamo col tennis. Mi sto divertendo. Alle brutte, mi tiro la racchetta sulla tibia (fa molto male).Si, insomma, non è sano giocare così. Forse era meglio dedicarsi a sport più fisici, tipo la boxe. Il calcio lo è ma giocavo sempre contro dei fighetti che si buttavano a terra e non apprezzavano il gioco da maschione. No, meglio di no. Poi dicono che son cattivo. Non è manco vero. Mai fatto mezzo livido all'avversario.Vedete, il casino della troppa competitività è che se ti va male, sei uno sfigato. Pure io mi incazzo quando gioco da cesso e perdo male. Più che altro, mi fa incazzare giocare male. Potrei anche perdere di brutto, ma se l'avversario è più forte, me ne faccio una ragione e do la colpa della sconfitta alla madre di lui. Quella zoccola. Tutta colpa sua.Ieri ha perso ben 4 set a 0. Dopo aver lanciato la racchetta quelle 12 volte, ha pure cercato di romperla, invano, per fortuna. Fatto sta, che quando gli va bene, pareggiamo il conto dei set. Quando gli va male (spesso), perde di brutto.Non avendo mai avuto la minima possibilità di batterlo, quest'anno, nel giro di un mesetto, ero già più forte di lui. Forse non è più quello di 20 anni fa. Oddio, corre solo un po' più piano, per il resto, forse è pure più forte.Da quest'anno, abbiamo invertito la tendenza. Il tennis mi ha colto al 100%. C'ho preso gusto e il dna ha fatto capolino. Io e mio padre ci siamo sfidati ripetutamente. Quando era uno dei suoi, vinceva lui. Quando era uno dei miei, lo segavo regolarmente.Vabbè, ma torniamo allo sport. In effetti, lo facevo anche perchè credevo che questo mi rendesse decisamente più fico nei confronti delle ragazzine. Forse era anche vero, ma si rimorchiavano solo sportive e non sempre erano delle gran gnocche. Anzi, a quell'età, quasi mai. Quelle più gnocche andavano con quelli più grandi, che si drogavano e avevano la panza. Che fregatura.Risultati analoghi, ma in sport pressochè differenti: 100-200 metri piani (conservo l'imbattibilità, ma non ci riprovo ora, sennò la perdo), salto in lungo (campione provinciale, oh! mica cazzi!), salto in alto, podismo, pallavolo (ari-campioni provinciali) e beach volley, calcio a 5, nuoto (delfino al primo corso!).Quindi, sotto con lo sport. Il dna non mi è stato ostile, anzi, mi ha favorito parecchio.No perchè morire giovane mi sa un po' da pirla. Credo che Hugh Hefner sia molto più furbo di Jim Morrison.E io? avevo 2 strade: diventare bravo come lui o drogarmi. Tentato dalla seconda, ho scelto la prima.Poi, negli altri sport magari non era travolgente, ma rimaneva decisamente sopra la media e delle figure da cioccolataio del zimbawe non ne ha mai fatte.Competizione. Bel casino. Se vieni su con un padre che era sempre fra i primi nelle gare, mica ti puoi aspettare che non ti rompa le palle perchè tu faccia lo stesso. Mio padre è così. Quando era giovane era davvero bravo in moltissimi sport: podismo, velocità, giavellotto, tennis, nuoto, ciclismo, wind surf, vela, bowling, biliardo… persino il ping pong. Porca puttana, il ping pong
! Ha vinto un sacco di gare e tornei. Ricordo soprattutto quelli di tennis. Ero orgogliosissimo quando ero piccolo e vedevo il mio papà che vinceva e portava a casa la coppa più grande!